
Il cielo non conosce il tuo nome.
I desideri, lassù, non fanno rumore.
Puoi afferrarli e affidarli ai tuoi occhi
Al tuo corpo... alla tua anima
... o lasciarli al vento.

Da soli si va solo in giro...
In due si va sempre da qualche parte.

Una pennellata di nero sul grigio è come una particolarità da non perdere.
... è come la verità messa in ginocchio.
... è come perdere completamente la trama.
... è come non vedere più niente, se non l'immobilità dell'Attimo.
... è come aprire le porte segrete.
... è come rispolverare le vie d'uscita.
... è come abbandonare la nave.
... è come rompere e bruciare tutto.
... è come perdersi nella magica luce del buio.
... è come il desiderio del vizio estremo.
... è come respirarsi addosso quel profumo sempre desiderato.
... è come una mano ferma che ti spinge la testa nel fango... fino al soffocamento.
... è come sentire le pareti della bocca riempirsi di sporcizia.
... è come la voglia di paura che dà una fredda lama di coltello alla gola, sapendo che ogni movimento può essere fatale.
Ma la voglia di muoversi sotto di essa è irresistibile...
Preludio al dolore che sussurra, non urla...
E al calore del sangue che abbraccia le ferite.
Ed è difficile pensare a qualcosa di meno magico...
Ed è difficile pensare a qualcosa di più reale
Quando c'è quella piccola nera figura che ci danza attorno
E che ci accompagna in silenzio nelle ombre della notte...
Non è sempre il Diavolo a suonarci le melodie migliori?
... a offrirci miracoli in esclusiva?
Quale sarà il prossimo?
Attese e ricordi.
Ricordi e attese.
Echi silenziosi.
Eri la fusione migliore...
Fra quel divano e la mia carne vuota.
Quiete di rumori nella tua prigione.
Ricomiciare... sempre così.
... all'infinito
E adesso basta. Vado fuori...
Sempre se trovo i pantaloni...
E vado ad affogare tutti i miei dolori...
Perché restare soli, fa male anche ai duri.
Loro non lo dicono ma...
Piangono contro i muri.
... buoni, però, quei duri.
Vasco
Pensieri superficiali su pelle liscia.
Nessun senso della materia.
Nessun perché.
Bocche socchiuse come ferite.
Saliva... umori che colano
A macchiare il cuscino.
Cerchi di pioggia su un lago salato.
Voglia di lacerazioni e cicatrici
Che restino lì... per sempre.
Non urlare...
Non scappare...
Non spezzare i miei gesti su di te.