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martedì 25 ottobre 2005

lunedì 17 ottobre 2005



Il mio sguardo non ti lascerà...
Affonderà ancora, ancora...
Profondamente nella tua carne.
Leggimi sempre... non qui.
Ma nella mente e sulle labbra.

martedì 4 ottobre 2005



Ossimori che piovono...
Fra dondolii di lucidità e follia.
Polvere di pensieri...
Che guardano oltre gli specchi.
E grida... in cerca di una bocca...
Soffocate in boati di silenzio.
E arcobaleni neri...
E voci subdole che scavano...
Stronze e amabili.
Che innalzano e affossano... a loro piacimento.
Soffocando... del contrario del contrario.
Ma continua a premermi le tempie...
Stringi... fino a farmi girare la testa.
La vertigine sarà lenta... e profonda.

lunedì 19 settembre 2005



" ...e tutto quello che devi fare è metterti le cuffie, sdraiarti e ascoltare il cd della tua vita... traccia dopo traccia... nessuna è andata persa... tutte sono state vissute e tutte, in un modo o nell'altro, servono ad andare avanti. Non pentirti... non giudicarti... sei quella che sei... meravigliosa... e non c'è niente di meglio al mondo!, no. Pause... rewind... play... ancora e ancora e ancora... non spegnere mai il tuo campionatore... continua a registrare... a mettere insieme i suoni per riempire il caos che hai dentro. E se scenderà una lacrima quando le ascolti... beh... non avere paura... è come la lacrima di un fan che ascolta la sua canzone preferita... tutto il resto è rumore... contorno irreale... muta trasparenza... inutile apparenza..."



[Non so chi l'hai scritto... ho fatto solo poche modifiche... non me ne approprio, ma stasera avrei davvero voluto scrivere questa cosa.]

venerdì 16 settembre 2005



Impreparato...
Avrei voluto fermare il tempo... in quel buio.
Era bellissima... sembrava una bambina.
Dormiva... sarei stato ore a guardarla... a parlarle...
Per dire quello che alla luce non sapevo dirle.
E come un ladro avrei voluto rubare i suoi segreti...
Quelli più nascosti... nella sua grande anima pura.
Avrei voluto baciarla.
Gli occhi... la bocca... le guance.
Paura di svegliarla... e rompere l'istante.
Allora sfioravo la sua pelle.
Era come se non la conoscessi...
Impreparato...
Ma sapevo di avere sempre dormito con lei.

mercoledì 14 settembre 2005



Dipingerti... lasciare che il cuoio scorra...
Scorra sulla tua pelle abbronzata.
Senza pensare a nulla...
Senza pensare se mi piacerà...
Senza pensare se ti piacerà.
Coi colori che voglio...
Viola cupo... nero... verde mare... giallo sole.
Col tocco che voglio... tracciando...
Tracciando... tracciando... tracciando...
Per arrivare fino all'anima...
E segnarla... per sempre.
Il cuoio è stretto nella mano sudata...
Ma ho paura a tracciare la prima linea.
Tutti e due immobili... siamo solo la nostra pelle.
Ed è sempre stata lì, morta, sotto altre mani, ad aspettare...
Ad aspettare che le nostre la trovassero.
E solo, sul tavolo della cucina, resta ancora quel bicchiere...
Quel bicchiere di tempo lasciato a metà...
Compagno amaro di tante sbronze solitarie.
Il passato... da buttare giù tutto d'un fiato.
Fuoco, sangue e lacrime che bruceranno in gola...
Pensieri che volano.... che tornano... scompaiono...
Salgono... scendo... conati di vomito violenti...
Infinite esitazioni che sbocciano...
Fino a che la notte si aprirà... verso giorni leggeri.

mercoledì 7 settembre 2005


Raccogliersi... e asciugarsi dalla pioggia.
Trovarsi ieri... non perdersi oggi.
Camminare a piedi scalzi e graffiati...
Lentamente per assaporare gusti diversi.
In un domani scandito da nessun tempo...
Nessuna voglia di chiedersi "perché".
Sordi a parole stonate... lasciate andare dove pare a loro.
Tenere al caldo corpi... pensieri...
Scambiarsi ogni piccola cellula... prendersene cura...
In una serie infinita di istanti.
E il nostro odore dentro le lenzuola.
La mattina il cuscino odora di sangue.
E' buono... e ne vorrei ancora...
ancora... ancora... ancora...

giovedì 11 agosto 2005



Guardo il mondo scorrermi alle spalle...
Camminando nel giardino dell'incertezza...
Un giardino in bianco e nero un po' ovattato.
Come guardare un film che non m'appartiene...
Dove non ho ruolo.
Niente assicura il domani.
Grande gioia?... grande dolore?... Nessuno dei due?...
Il tempo cammina e io sto fermo a guardarlo.
Senza ieri... senza domani...
Solo oggi... con la scia della Tua mano.
In un angolo dove non deludermi.
Con pensieri non sempre lucidi...
A occhi chiusi... per guardarti meglio.

martedì 2 agosto 2005



Echi... la testa piena di echi.
Nemici che non danno tregua.
Cristo... lo so che vogliono farmi male.
Nascosti... immobili... mi spiano.
Poi impazziscono... e impazzisco...
Schizzano... veloci... lampi... flash...
Palline di un vecchio flipper in disuso...
In un angolo da anni... si rianima.
Impossibili da controllare.
Tilt? Game over?
Che sesso hanno gli echi?
Fosse quello giusto potrei fotterli...

 

martedì 26 luglio 2005


Viviamo nel nostro mondo...
Senza più tornare indietro.
Sfioriamolo... senza violenza.
Scambiamocelo...
Con un po' di te... e con un po' di me.
Senza sentire il tempo addosso.
Senza i contorni di una stanza.
Senza aspettarci "tutto"...
Il "tutto è il Nulla.

martedì 19 luglio 2005



Dissociazione mentale mentre chiacchieri con te stesso...
Minuti infiniti... e ti condanni l'anima.
Surrogati di pensieri tesi ad annullare ogni emozione.
Sentimenti contrastanti che portano al nulla.
Duemila esitazioni sbocciano... s'intrecciano.
Che cazzo è l'ossessione? Cazzo!!!
Ascoltami... Guardami.
Quante cose dovrei dire e non dico...
Non romperò i coglioni con le mie parole.
Non voglio dare senso alle parole.
Nothingtosay...
Chiedimi dei miei malesseri, se vuoi...
E godi delle mie sofferenze.
Non sarò sorpreso però...
Solo un po' d'amaro... dentro e fuori...
In un canto leggero di pioggia.

sabato 16 luglio 2005



Ti accarezzerò i capelli.
Ne sentirò il profumo... come sempre.
Ti bacerò la fronte... gli occhi.
Stringerò forte la tua testa...
Non cercherai di fermarmi... lo so.
Non abbasserai quei grandi occhi neri... lo so.
Non griderai... non piangerai... lo so.
Sentirai la tua testa immobile...
Schiacciata contro la partete...
Sempre più forte...
Sordo tam tam...
Non avrai paura Tu... lo so.
Ti leggerò negli occhi "Fallo...
Se tutto il resto non ti è bastato...
Allora fallo.
Se tutto il resto non è servito a niente...
Allora fallo.
Se è questo che vuoi, per capire tutti i perché...
Allora fallo.
Se è questo che vuoi, per capirmi e per capirti...
Allora fallo.
Se è questo che vuoi, perché non siano solo parole...
Allora fallo..."
E lo farò... lo farò senza farti male.
... Adorazione... ancora... ancora di più.
Lasceremo mille punti interrogativi... a tutti.
E non ci sarà più nessuno ad aprire queste fottute pagine
Per scrivere "Noi lo sappiamo"...


... Curtain ...

martedì 12 luglio 2005


Colpi che ti fanno battere forte il cuore...
Occhi grandi e neri guardano con paura...
Quel Tuo corpo così fragile e delicato segnato dal cuoio...
Il Tuo piccolo stretto grembo... già ferito.
La Tua  bocca pura urla.
Oltrepassi lo stadio del piacere per offrirmi le Tue lacrime.
Ucciderti senza dolore...
Mare che ti rigenera.
... finalmente libera da abbracci immondi.
Immobile a guardarti... a respirarti... senza confini.
Adorazione.

venerdì 1 luglio 2005


E un giorno... per caso, per sbaglio...
per imposizione,  per scelta...
o, più semplicemente, per uno stupido ritardo...
mentre baci una rosa nera... colta a caso...

la risposta arriva nell'aria...
e la respiri... la senti... la tocchi...
tutte le sensazioni, le emozioni, i colori...
i profumi che puoi immaginare saranno quelli di sempre.
Quelli che conosci, che ti hanno sempre accompagnato...
che non ti lasciano, che ti avvinghiano in una sorta di mutismo...
per l'incapacità di tradurle in parole...
poterle condividere o anche solo raccontare.
Sarà lì perchè lì è il suo posto.
C'è... così come c'era... e come ci sarà.


Accadono cose che sono come domande.
Passa un minuto, oppure anni, e poi la vita risponde.
(A. Baricco)
 

lunedì 27 giugno 2005




Ricorderai di sogni dove ti camminavo...
E ti percorrevo e ti disegnavo...
Dove ti legavo e ti portavo via.
Cosa sentivi?...
Forse ricorderai di sussurri...
Raccontami dell'ultimo sguardo...
Dell'ultima immagine afferrata, prima del risveglio.
Come saranno i nuovi sapori nella tua bocca?...
E cosa avvertirai da altri sguardi?
Che cosa faresti ora?...
E come mi uccideresti?...
Per divorarmi e distruggermi...
Per ricrearmi, poi, dentro di te...
Come avresti voluto che fossi.

sabato 25 giugno 2005


Sporco... eppure a me piace.
Cogli lo sporco che è in me.
Moltiplicalo all'infinito.
Poi ridammelo insieme al tuo.
Lo porterò con me... con cura e amore.
... perché io so amare solo nel fango.
Ce la fai? 
No... chiedo troppo...
Allora uccidimi...
Ma con un colpo solo.

lunedì 20 giugno 2005


Quattro pareti d'una stanza per contorno...
un campanile... un orologio... un calendario,
a provare l'esistenza del tempo.
Di un tempo che non esiste...
che nemmeno può scivolare addosso.
Orgasmo... poi il "dopo".
Un "dopo" da gestire soli... fumando,
per riempire un grande senso di vuoto,
se era solo quel sesso...
quello che dopo la sua apparente invasione,
lascia tutto come ha trovato.
Oppure... desiderio di tenero contatto...
Magico tocco di percezioni...
Oltre il corpo... ma dentro la carne.


lunedì 13 giugno 2005


La tua ombra allungata...
Sole discreto... onde scintillanti.
Le stelle... un ricordo.
Cammini verso quell'angolo che t'ha sempre spaventata.
A piedi nudi sulla sabbia fresca...
Liberandone il calore imprigionato sotto, ad ogni passo...
Quel calore che la notte non ha saputo spegnere.
Non sarà una sorpresa trovarti lì...
Come se ci fossi nata, da quella sabbia.
Là, come sempre, guarderai le onde.
Là, come sempre, contemplerai il mondo.
Là, col tuo corpo addormentato... con la testa sulle braccia.
Vivo dei tuoi occhi grandi, spaventati.
Vivo del tuo corpo... dei tuoi muscoli sottili...
Gambe, glutei, schiena, spalle, seni... pelle.
Mi piace la tua bocca appena schiusa...
Mi piace quando sbuffi... e sorridi senza guardarmi.
Indecenti ricordi e parole sospese.
Sei un'emozione violenta quando cade il vestito sulla sabbia...
Onde rassicuranti leccano i tuoi piedi...
Nuoti lontano... ti lasci inghiottire, sfinita, senza paura.
Resta l'impronta del tuo corpo sulla sabbia.
Come se dormissi ancora lì...
Come se non ti fossi mai mossa.
Gli disegno attorno un cerchio per non farla scappare via.
Poi mi ci siedo a fianco... di nuovo solo... a guardare il mare.
Di nuovo solo...

giovedì 9 giugno 2005



Pensieri (dis)ordinati parlano di emozioni.
Lasciarci sommergere è così facile.
Ondeggiare fra libidini e dolcezze.
Aspettando...
Aspettando di ritornare a scorrerci addosso.
Aspettando...
Aspettando di rendere impure le nostre vite.
Chiusi a chiave... ammalati di Noi.

mercoledì 1 giugno 2005



Immobilità apparente... frenesia reale.
Fiumi di parole scivolano in tumultuose cascate...
Cascata senza fine... che non ritrovano il letto...
Il letto di quel fiume che hanno lasciato prima di precipitare...
Placido, riposante, rassicurante... avvolgente, tranquillizzante.
Materassi di parole su cui stendersi aspettando domani...
Un domani di futuri remoti... e di passati presenti.
Dita fredde e rigide sulla tazza del caffé...
Per tentare di riscaldarle...
Ma il freddo resta fino all'intimo delle ossa.
Il caffé è amaro...
Piccole fiamme gialle danzano nella mente...
Come in un bidone arrugginito dove hai raccolto ricordi...
Ricordi, vecchie pagine scritte e foto stracciate...
Sterpaglie... sottobosco di vita.
Il fuoco sale ma non le brucia...
Le fiamme tremano e diventano per alcuni secondi blu...
Quando le lacrime ci cadono sopra.
Il bidone vacilla, vomitando di lapilli di ricordi.
Lunghi istanti... dolori insopportabili...
E bordate di rabbiose bestemmie che scivolano...
Scivolano come sputi sulle mattonelle bianche della cucina...
Mentre il giorno avanza... da dietro i palazzi.

martedì 24 maggio 2005



Parole senza senso... parole digitate.
Parole di nessuna importanza.
Non volete questo?
Compassione... abbracci... finzione...
Niente è reale.
Facciamo teatro? Sì?
Allora sedete... nessun biglietto da pagare.
Ma noi ridiamo dietro i nostri caffé...
Dietro il fumo delle nostre sigarette...
Mentre ci respiriamo strappandoci la pelle.
Mentre tutti continuano a non sapere un cazzo.
Sappiamo Noi... e questo è importante.
Il resto è contorno.

martedì 17 maggio 2005


Impossessarsi di tutto è: lasciare tutto.
Prendo tutto... non prendendo niente.
La mia perenne contraddizione...
I miei pensieri disordinati...
I miei pensieri stuprati...
I miei pensieri senza emozioni.
Donne... come piante nate nel deserto.
Bestie stupende... uscite dalla polvere.
Ma poi?
Oscurità.
Freddo.
Stanze buie.
Stanze vuote.
Stanze anguste.
Stanze chiuse.
Senza porte.
Senza finestre.
Senza mobilio.
Senza aria.
Chiuse a chiave in gabbie senza sbarre...
Ammalate di se stesse.
Come insetti rovesciati... prigionieri del proprio guscio.
Annaspano lo spazio... senza afferrarlo...
Senza graffiarlo... senza domarlo.
Gocce d'acqua tremolanti...
Scivolate giù... alla fine di un dito.
Disperato equllibrio... nell'ultima casa.

martedì 10 maggio 2005


Prati verdi e bimbe che corrono.. nastri rosa che legano i capelli.
Sole... aria leggera che porta aquiloni sempre più in alto.
Visi felici... guance arrossate... grida di gioia.
Ti guardo da lontano.
Il vento solleva la gonna su gambe sottili...
Seni troppo piccoli.
E' soltanto un cazzo di giorno da sfiorare con violenza...
Ricordando tutti i momenti in cui non t'ho incontrata...
Puttana adolescente che rende impura la vita.
Sei un ipotesi... una sigaretta fumata nel buio, di nascosto.
Inciamperai in una pietra nascosta dall'erba.
E godrò delle tue ginocchia sbucciate...
E godrò della tua sofferenza...
E godrò del tuo malessere...
E godrò della tua vergogna...
E godrò del tuo aquilone spezzato a terra, calpestato...
Insieme al nastro rosa che faceva belli i tuoi capelli.
Sposto lo sguardo verso altre corse...
Verso altre gonne sollevate dal vento...
Verso altri seni troppo piccoli.
Mi riempio gli occhi di altre guance arrossate.
Orecchie piene di grida di gioia.
Altre puttane adolescenti... a scoppiarmi fra le gambe.
Sfiorerò con violenza nuovi giorni del cazzo... vestito di insani pensieri.

giovedì 5 maggio 2005



Occhi grandi spalancati sul tuo viso.
Su labbra cucite dalla tua vergogna.
Sul tuo corpo, specchio di goffaggine
Non agire...
Non pensare...
Ti uso...
Ti invento...
Colpisco forte... non smetto.
Faccio risuonare il tuo corpo...
Ignoro le tue lacrime.
Mi offri promesse d'impossibile.
Annodo nell'aria i fili del tuo tempo.
Annodo dietro la schiena le tue mani.
Troppe volte ti sei graffiata il petto...
Sulle rive del tuo sfinimento.
Ti lascio solo la tentazione...
Fermata da nodi sapienti e complicati.
Ti lascio solo le tue inquietudini.
Ti parlano... ti sussurrano.
Ti scoppiano nelle tempie.
Come un canto roco...
Una nenia stridula e martellante...
Salmodio al tuo dio: il peccato.
Il cuoio ha denti acuti e laceranti...
La devastazione alla carne...
E lo sconquassamento dello spirito
Saranno linfa per le tue radici secche.

martedì 3 maggio 2005


Corpo di pezza... gonfio di vuoto.
Si dà per un soffio di vita.
Basta un istante... un riflesso rubato.
Da assorbire... goccia a goccia.
A mani legate dietro la schiena.
A luna spenta...
testa rovesciata all'indietro.
Tintinnio d'orecchini che rompe il silenzio...
Frastuono assordante.
Schiocchi di mani che frustano le cosce.
Proiezione lontana...
Spossata...
Nell'oblio della sua stanza.
Vento fiamma.
Poi... il nulla.

venerdì 29 aprile 2005



Sei una piccola... piccolissima bambola di cristallo nero.
Ti maneggio con cura... aspettando i tuoi riflessi negli occhi...
Ma sei nera... e assorbi tutti i colori che hai attorno.
Non c'è luce che possa illuminarti... né fuoco che possa scaldarti.
Non c'è specchio che possa rifletterti... né pittori disposti a dipingerti.
Non c'è uomo che possa amarti... solo cazzi disposti a violarti.
Che cosa ti aspetta là fuori... circondata da posti di blocco...
Sei una piccola... piccolissima bambola di cristallo nero.
Un'attesa bianca, segreta, silenziosa, strisciante... g
ià provata...
E' come un animale da molto tempo lontano...
M'ha ritrovato... m'ha riconosciuto e mi sfrega le gambe.
Cammina sulla mia carne, lentamente... dispone le sue trappole.
Come note sgranate di un preludio... come passi sul pavimento.
Come colpi di tosse... soffocati nel buio. Altopiano del silenzio.
Sei una piccola... piccolissima bambola di cristallo nero.
Hai smesso di fuggire... sei senza espressione...
Non vorrò niente di più che il sudore delle tue reni...
In un oscurità dai colori mutanti.
Gocce che scendono nelle pieghe della tua pelle...
Il cuoio è una canzone d'amore quando morde la tua pelle...
Il cuoio sibila nell'aria... e è solamente gratitudine.
Restare dritta... a braccia alzate. Lo sai
Sei una piccola... piccolissima bambola di cristallo nero.
Da raschiare via fino dall'ultimo dei miei ricordi...
In un canto leggero di pioggia... e mormorii distensivi...
In una notte cadente destinata all'insonnia.

giovedì 21 aprile 2005


Sei in ritardo... come al solito. 
Allungato nel tuo letto stretto, le palpebre mezze chiuse, t'osservo... di nascosto.  
Hai i gesti nervosi di un uccello...
Un piccolissimo colibrì, scattante e frettoloso. 
Cominci a vestirti in quel tuo disordine...
Indovini che t'osservo. 
Due salti... sei ai piedi del letto.  
Il mio cuore urta le tue cosce nude...
Mi sfidano... dedicandomi un sorriso cannibale. 
Pianti i tuoi occhi nei mei.  
Mi ami? 
Non è una domanda. 
Ma rispondo No.


(Liberamente tratto da Lou Siam)

martedì 19 aprile 2005



Graffi al pavimento dove ti trascini...
Il gelo delle mattonelle sul tuo ventre nudo...
Un angolo buio per vivere la tua notte...
Unica compagna la tua bambola di Bimba...
Unico compagno il tuo Demonio...
In un letto troppo grande per te sola...
Pazza fra le cosce...
Pazze le tue gambe che non sanno riposare...
Lui ti guarda e ride, ma il suo viso non ha un volto...
Non cercare d'abbracciarlo...
Il suo corpo è fatto d'aria...
Non cercare le sue parole...
La sua voce è senza suoni...
Un'altra notte sta passando...
E meno di quanto pensi ne arriverà un altra...
E poi un'altra... e poi un'altra... e poi un'altra...
E altre ancora... nell'Attesa...

venerdì 15 aprile 2005



Scrivere qualcosa per nessuno...
Qualcosa che rimanga per sempre per nessuno...
Scrivere qualcosa che mi leghi come una corda stretta a nessuno...
Un filo di parole che circondi le spalle, sfiori il seno... e poi giù, fra le cosce di nessuno... 
Una catena di cose non dette che penetri come un serpente nel ventre e risvegli i sensi a nessuno... 
Scrivere qualcosa che ricordi, anche quando ogni memoria sarà persa, di un inspiegabile unione e di una strana vicinanza di sensi con nessuno...
Scrivere qualcosa di immagini scaturite dalla mia mente, mai viste dai miei occhi, mentre ridisegno l'immagine di nessuno... 
Scrivere qualcosa che faccia sorridere e che faccia gridare forte nessuno...
Alla fine non resterà che il niente, e un po' di parole scritte per nessuno...

lunedì 11 aprile 2005



Alzo lo sguardo allo specchio
Ho tolto la maschera... ma l'immagine riflessa è sempre la stessa.
Sfioro con le dita i graffi che mi sono provocato.
Iniziano a gonfiarsi sulla pelle bianca.
Qua e là microscopiche gocce di sangue.
Mi lascio inghiottire da quell'impronta nelle lenzuola per un sonno senza sogni
Domattina mi chiederò il perché...
Il perché di quelle macchie di sangue sul cuscino e di quei graffi sul viso.
Come sempre non avrò risposta.

venerdì 8 aprile 2005


Sangue che sgorga e abbandona il tuo corpo...
Vorrei sgozzare quella bambola dalle labbra rosse e le ciglia lunghe...
Quella bambola colore di luna...
Quella bambola dagli occhi tristi...
Quella bambola malata e perversa... 
Una bambola ciondolante... svuotata di tutto...
La mente piena di nebbia...
Un cuore che non pompa più nulla...
Ti vorrei così... piena d'inutilità...
E tutto farebbe meno male...

martedì 5 aprile 2005



Perditi
, in un cerchio imperfetto...
In un ombra di luce...
In un buio abbagliante...
Senza sentirti viva...
Senza sentirti essere...
Sottomessa...
Frustrata e frustata...
Da ciò che rifiuti da un tempo immenso.

venerdì 1 aprile 2005



Forse tutti abbiamo bisogno di qualcuno che abbia bisogno di noi.
Ho bisogno che qualcuno abbia bisogno di me...
Forse tutti abbiamo bisogno di qualcuno per cui essere indispensabile.
Ho bisogno di qualcuno per cui essere indispensabile...
Forse tutti abbiamo bisogno di una persona che si divori il nostro tempo libero, il nostro ego, le nostre attenzioni.
Ho bisogno di una persona che si divori il mio tempo libero, il mio ego, la mia attenzione...
Forse tutti abbiamo bisogno di qualcuno che dipenda da noi.
Ho bisogno di qualcuno che dipenda da me...
Una dipendenza reciproca... ecco...


Don't you realise how much I need you?

martedì 29 marzo 2005




So che sei tornata a leggermi... e, come dicevi, "ogni tuo non commento mi fa pulsare il mio oggettino preferito..."
Tutto passa... ma i figli di puttana restano...
Connessione sinaptica...
Frenetica immobilità anoressica...
Ingurgiti e vomiti...
E la canti... e la balli...
IDEM...



Y la baila
y la canta
Asereje ja deje
tejebe tude jebere sebiunouba majabi
an de bugui an de buididipì


sabato 26 marzo 2005



La mia alcova è così profonda per contenere tutte le tue passioni...
Ma inciamperai nella mia confusione, entrandoci.
Ti scrivo lettere usando inchiostro di saliva.
Ti parlo di desideri sogni incompiuti sulle rive della notte.
E' il gioco degli specchi che t'attende all'ingresso di quel labirinto.
Anch'io mi ci so perdere...
Leonessa da domare... ape sottomessa...
Uno specchio teso... e poi rubato.
Passioni fra fantasmi d'irragionevolezza.
Sguardi che si mutano in gesti non così differenti.
Passione assoluta... d'afferrare a piene mani e portare alla bocca.

venerdì 25 marzo 2005



Un regalo... un dono... magari anche stupido, anche banale.
Una sottile striscia di cuoio nero, per esempio, da indossare quando esci... quando ti fai bella.
Che ti stringa appena il polso e che avvolga la tua carne con due giri di piacere appena accennato... suggerito... immaginato... inconfessabile.
Un simbolo... solo un simbolo su di te. 
Un simbolo che, quando meno te lo aspetti, ti ricordi della mia presenza, anche se lontana.
Un simbolo che ti perseguiti come una dolce maledizione mentre fingi di interessarti a qualcuno... a qualcosa.
Un simbolo che ti costringa a giustificare la tua disattenzione e a mentire mentre ti ci soffermi con lo sguardo                                  
Un laccio che ti incateni a quell'idea di me, che ti spinga a baciarlo con rabbia solo per calmarti i sensi, ad odiarmi per essere lì... nei tuoi pensieri.
Vorrei regalarti qualcosa che ti dica, nell'aria, che in quel momento tu sei mia.

lunedì 21 marzo 2005



Mi riprendo le mie voglie alle quali so rinunciare, pur di non svenderle.
Non le attutisco... ho bisogno del mio tutto per sentirmi fuori posto.
Non le faccio tacere... sono melodie che sfondano le pareti del mio corpo.
Le accantono in piccole dosi... contorcendomi d'astinenza.
Mi piace la lentezza distruttiva... un lieve e costante vuoto allo stomaco.
La parete bianca s'avvicina lentamente... fa paura.
Non ci sono porte per scappare.
Meglio che mi sieda e l'aspetti... stringerò forte le tempie con le mani...
Fino a cadere nelle spirali di una vertigine lenta...
Fino a cadere in una voragine scura e profonda...
Fino a cambiare tutto il mio grigio in nero.
Esistere è così facile... Essere è così complicato...

mercoledì 16 marzo 2005



Mi trastullo in mille ipotesi e prendo in considerazione anche quella della normalità...
La scarto, anche se tentato.
Mi lascio sbranare dentro... in fondo mi voglio bene, per questo...
Non lo combatto il mio nemico.
Mi arrendo per non dargli la soddisfazione di una vittoria conquistata sudando...
Mi martorizzo il cervello alla ricerca d'un filo logico...
Non trovo il logico, non trovo il filo, non trovo il capo... e nemmeno la coda.
Mi piace questa particolarità del guazzabuglio...
Credo di sapere tutto di me, ma in realtà non so proprio un cazzo...
Credono di non sapere un cazzo di me... in realtà sanno proprio tutto...
Sciatto... mentre scivolo nei luoghi che gli altri mi preparano...
E mentre mi contorco nauseato, gli altri godono...
Dovrei cambiare prospettiva alla mia visuale... sarebbe una sub(b)lime scopata...
Domani l'affronterò di schiena...


Once upon a time...

martedì 15 marzo 2005


Ed è rassicurante sapere che non ci ameremo mai...
Come un quadro che non ha cornice...
Come un tuffo infinito...
Notti doppie e false...
Bestie sgualcite...
Affamate dell'istante...
Nella ricchezza dell'attesa...
Abbiamo fame...
Ma non mangeremo… 
Abbiamo sete...
Ma berremo alla fine... quando nemmeno la saliva avrà più spazi.

lunedì 14 marzo 2005



Ballo, stanotte, abbracciato a un fantasma. 
Labbra di seta... vorrei morderle per bere sangue fra lacrime.
Scivoliamo nella notte, ubriachi d'acqua.
Occhi appannati dal mistero... stupore bestiale... sguardo lontano.
Ventre vellutato dove vivono ricordi di pazzie di quand'eri maledetta.
Rivedo i miei sogni, le passioni e i veleni di quand'ero maledetto.
Sciogli quella tua treccia da bambina, in questa notte insonne.
Dissolutezza.
Domani?
Non importa domani.
Saremo alla deriva... per amanti di passaggio.

sabato 12 marzo 2005


Voglia di una serata particolare.
Un po' di musica... un bicchiere... candele sparse e un plaid per terra.
Niente cena, niente abiti... Niente sesso se vuoi. Squallido, dici.
Ci sto. Niente corse verso mete scontate.
Solo le tue mani... dita contro dita.
Il silenzio e occhi persi in una luce soffusa e tremolante.
Così... così fino all'alba.

mercoledì 9 marzo 2005



In fondo basterebbe solo tirare fuori quel piccolo demone che m'accompagna da sempre e donartelo, così potrei risarcirti di tutti quei peccati che cento uomini non hanno mai saputo farti commettere.
No... chiudi le gambe... non m'interessa... lì tutti possono farlo, lì sei stata di tutti.
Voglio la tua anima... voglio scoparti l'anima.
Imoleresti quel demonio sull'altare dell'amore?
Trattieni il fiato e ascolta, nel buio del sonno che non viene.
Sentirai voci di bisogni disperati, di cose che non hai mai avuto, di cose che non sai e che non capisci, di cose che non puoi dire... mentre tu, nello strazio della tua lentezza, non hai ancora deciso chi essere.



Sto asserragliato in una specie di roccaforte, tutta mia, costruita nell'angolo più invisibile di me stesso.
Vorrei far parte della gente, ma è proprio la gente che mi sta sul cazzo.
Spero che tutti vadano a farsi fottere, prima o poi.
E lei?
... se ha un nome dev'essere leggerissimo, lo dico e già è sparito.

martedì 8 marzo 2005



Bugiarda, imbrogliona, grossolana, tenera e fervida. 
Le spalle nude, l'occhio di brace nera, in una lacrima di vento. 
Amante che trucca le mie labbra di cenere blu.  
Sono l'infinitesimale clandestino nel fondo di un battito del suo cuore.


J. B. Lenoir


Se c'è qualcosa che avrei voluto fortemente saper scrivere è la frase che ho messo in corsivo. M'ha lasciato senza parole.

lunedì 7 marzo 2005



Non vuole dire "accontentarsi", ma riuscire almeno a somigliare all'idea o al sogno che si ha di se stessi spesso si può considerare quasi un successo. Quasi...


Certe volte mi guardo allo specchio, non c’è nessuno là dentro. Continuo a fissarlo, e non c’è nessuno. E io continuo a fissarlo, a fissarlo. No, sono io?

domenica 6 marzo 2005

E' bello leggere che: "La gente comune non immagina che ci possa essere amore in un rapporto del genere. Io credo di sì. Con te sì".
Grazie.

E' bello ritrovare vecchi libri integri... con tutte le pagine.

sabato 5 marzo 2005


La musica filtra sotto la porta, arriva alle spalle, lenta striscia sul pavimento, tra le fessure delle mattonelle, tra le fughe che non bastano a farmi stare qui, no. Sapevi, sapevi tutto già prima che succedesse, sapevi di quel tuo modo di vivere, totale e buio, rabbioso. C'eri, ci sei sempre stata davanti a quel camino, ci sono sempre state le ombre di quel fuoco nel camino, le ombre che conosce il tramonto, appena fuori dalla finestra... le ombre che mostri solo a te. Quelle ombre hanno sempre avuto un prezzo, ed ora forse, dovrai pagarlo, perchè non le puoi portare via così... fuggendo da una casa troppo fredda, malgrado il calore del camino. Siedi ora. E riposa. Raccogli il fiato, guerriera senza forze, ti è rimasto così poco dei tuoi sogni, ti è rimasta l'illusione di crederci, come sempre... come quando eri bambina... Non sei cambiata molto da allora, hai fatto molta strada, hai preso sentieri in salita, su per la montagna, ma sei rimasta con un campo nel cuore, con le mani ad accarezzare i coniglietti... a volte grande, a volte piccola. La tua preghiera è sempre stata quella, ma non hai saputo raccogliere forse le risposte nel vento, perchè quelle arrivano sempre sai? Come il gioco del sole e della luna, ma erano altre stagioni, stagioni di vento dentro e fuori, vento che allora faceva solo ballare e volare il tuo aquilone, in alto, dove alzavi gli occhi e lo guardavi contro l'azzurro del cielo, e allora, giù a correre a perdifiato, nuove corse, nuovo vento, nuove lacrime secche agli angoli degli occhi. Riposati ora, asciuga gli occhi, prendi fiato. Hai bisogno di coccole, hai bisogno di dolcezza. Raccogli la mano che carezza il viso, e lascia che la mano porti via le lacrime, lontano dai tuoi occhi, dal piccolo solco che la ruga disegna... e in quel disegno ricorda la fuga della mattonella sulla quale sei seduta ora. Una mattonella gelida malgrado il fuoco del camino acceso, lì davanti....Vedi... hai fatto tanta strada da allora, ma ritorni alla fine di tutto sempre qui. Riposa piccola bimba, e sogna ancora... Chissà se troverai un'altra mano per asciugare le tue lacrime... Ti stai perdendo... ancora una volta, inevitabilmente...


Lascia che mi presenti... sono una persona di gusto e grande spreco...
Ma quello che ti confonde è la natura del mio gioco...

venerdì 4 marzo 2005



Nell'ombra di ogni gesto, metodico e prudente, il tempo ci porta dove sa.


Nell'angolo buio... lascialo passare questo tempo, mordendoti le dita. Chiudi le persiane perché la luce resti fuori... basta solo l'immaginazione spesso, sai? Oppure basta alzare lo sguardo al soffitto. Hai mai notato che sul soffitto rimbalzano tutte le luci che riescono a filtrare?


Ma quello che ti confonde è la natura del mio gioco...

giovedì 3 marzo 2005

L'attimo è una strada buia, illuminata dalla luce gialla di lampioni nell'aria fredda della notte.
L'attimo è cercare le parole per salutarti.
L'attimo sono le parole banali... le sole parole che riesco a trovare.
L'attimo è trovarmi a dirtele, a distanza di respiro.
L'attimo è la bugia "Non ricordavo come erano belle le serate con te, sai?"
L'attimo è sentirla dire "Però che buffo... quanto tempo è passato, io ricordo... Dove sei stato tutto questo tempo? Tu ricordi vero?... ricordi vero?"
L'attimo è vedere nei suoi occhi un velo di tristezza.
L'attimo è quando nei suoi occhi leggi un "Se vuoi... Vuoi?"
L'attimo è la percezione che sarà il prossimo gesto a stabilire quello dopo...
L'attimo è appoggiarle un bacio su una guancia per non ferirla con un "No..."
L'attimo è "Sentiamoci... Non lasciarmi di nuovo sola... eh?"
L'attimo è guardarla andare verso l'auto, mentre ti guarda.
L'attimo è vederla un po' imbarazzata, e renderti conto che è la prima volta che la vedi imbarazzata... e l'ultima volta che la vedi.
L'attimo resta lì, sospeso, in una strada buia illuminata dalla luce gialla di lampioni. Resta lì nell'aria fredda della notte, mentre ci allontaniamo ciascuno sulla propria auto... ciascuno ripercorrendo la propria strada verso casa.
L'attimo è quello che sai non si ripeterà.

mercoledì 2 marzo 2005



Io dico sempre la verità, anche quando dico le bugie... Per questo io non devo nascondermi...
Tu sì, invece.
Coraggio stronza... vieni a fottermi... Avanti, coraggio... o sai scrivere solo cazzate?
Resta qui tu, se vuoi... continua a cercare... Io me ne vado.
Tienti l'applauso del tuo pubblico pagante, so che è quello che cerchi... so che ti basta.
Puoi togliermi le tue calze dal mio letto, Golden lady?
Puzzano... e di puzza addosso me n'hai versata tanta...
Ma come facevo a non sentirla?
Ma come ho fatto a non soffocare, eh dolcezza? Come ho fatto?
Sai di vuoto ora... sai di nulla... sai d'immobilità...
"Sei splendida ed adorabile"… pensavo.
Perché mi chiedo... perché… perché ti vedevo così?
Mi volto a guardarmi indietro… ci provo... cerco quello che vedevo.
Cerco, ma non c’è…
E' tutto...
Buonanotte, nowhere lady.
Ehi... non dai la buonanotte all'uomo cattivo?
 

martedì 1 marzo 2005

Mi sento addosso quella bellezza di cui solo i vinti sono capaci. E' la limpidezza delle cose deboli. E' la solitudine, perfetta, di ciò che si è perduto.
Potrei quasi quasi pensare così, vederla in questo modo... anche se invertendo i fattori il prodotto non cambia.
Good night, sunshine.

domenica 27 febbraio 2005



Questa ragazza è al tempo stesso la violenza dell'istante e le steppe infinite del sogno. 
È impossibile non amarla, ma è anche molto doloroso perché la paura di vederla sparire già annebbia la sua immagine. 
Allora, per non restare pietrificato, per non scivolare nell'acqua, il viaggiatore si siede su una pietra e tenta di convincersi che si trattava solamente di una fata.


Lou Siam