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venerdì 16 dicembre 2011

Ci sono strade interminabili.... eterne, che non finiscono mai. Percorrerle è come sentirsi persi fra la neve... dove spariscono i colori... col panico addosso e col grande occhio della vita che ti spia.
Poi t'accorgi che non guarda te, ma più avanti. E allora capisci che sei tu a essere fottutamente qualche passo indietro al mondo e alla tua vita.
Acceleri il passo ma lo accelera anche lei...

domenica 4 dicembre 2011

Abbiamo un buon bagaglio di delusioni alle spalle.
Forse perché abbiamo sempre fatto quello che gli altri s'aspettavano da noi.
E se smettessimo?

lunedì 21 novembre 2011


Forse un giorno ti chiederanno cosa vuoi imparare.
Ma tu domanderai dove hai sbagliato.
E la risposta sarà che non esistono realtà assolute...
E chi le cerca non le trova.
Lavora per vivere ciò che sei...
Vivi per ottenere quello che vuoi.

mercoledì 19 ottobre 2011

sabato 15 ottobre 2011


Non essere un uomo... non essere una donna.
Non essere due ruoli, ma essere solo i propri demoni.
Quattro mani che diventano una per un solo pennello
Che ti dipinge in un unica tela.
Sempre irragionevolmente trasportata...
Sempre meravigliosamente maltrattata...
Sempre stupendamente umiliata...
Sempre passivamente abusata.

martedì 27 settembre 2011



C'è sempre un'aspettativa o una paura a deformarci l'immagine...
Ma la miglior cosa che ci potrebbe succedere è l'impossibile.

Hiányzol

lunedì 29 agosto 2011


C'è solo il vetro sottile di una finestra a fermare i nostri limti...
Come un confine... fra quello che facciamo e quello che vorremmo fare.
Fra quello che c'è permesso di essere e quello che invece sappiamo e sentiamo di essere.
Ma bisogna osare per rompere quel vetro... e non sperare che qualche mano ci lanci contro un sasso.
La speranza è solo una morte lenta.

giovedì 28 luglio 2011



La luce dà vita... delinea i contorni... crea le ombre.
Dietro di noi c'è sempre una linea d'ombra che c'accompagna... indivisibile.
E forse è quella la vera luce.
E se perdiamo la nostra shadowline perdiamo noi stessi.

martedì 28 giugno 2011



In quante vite ho gettato uno sguardo. Ma mai dal buco della serratura.
In quante vite sono entrato. Ma mai di soppiatto... mai come un ladro.
Ho sempre voluto che sapessero chi ero... come mi chiamavo.
Devi sempre sapere chi ti guarda. Devi sempre sapere perché ti guarda.
E' una questione di rispetto.

venerdì 17 giugno 2011




Quando vado a letto accendo l'ultima sigaretta. Ora posso.
Gli occhi vanno sempre al solito punto come se avessero un appuntamento fisso... tutte le notti.
So che penso... so anche a cosa penso senza pensarlo. E' un automatismo.
Come quando metti il piede sul freno mentre guidi.
Ci va da solo. Non pensi mai "Adesso schiaccio il freno".
Così sono i pensieri. Si svolgono in un angolo della testa senza che debba ascoltarli... ma so che ci sono.... e so che sono ricordi.
Per il presente devo solo preoccuparmi che non cada la cenere fra le lenzuola.
Del futuro non me ne frega un cazzo... e allora vago fra i ricordi, senza sapere quali.
Ma baro bene con me stesso... li lascio scorrere dietro un vetro appannato che mi guardo bene dal pulire... so cosa vedrei.
Poi butto la cicca senza spegnerla nel posacenere e spengo la luce.


sabato 21 maggio 2011




Possiamo pensare ciò che più ci piace dei nostri sogni.
Sogni premonitori... il nostro subconscio che viene a galla... o semplicemente ricordi che tornano.
Ma qualcosa devono pur significare perché i sogni sono chiari.
Basta scoprire che serrature aprono
... o chiudono.


martedì 10 maggio 2011




A volte sentiamo qualcosa nell'aria. Sentiamo che qualcosa accadrà. E quando accade abbiamo due strade: andarsene, lasciando tutto nell'immobilità o vivere tutto fino in fondo... senza interruzione di sorta... e sopratutto senza indagare sui perché.
Ci sono fatti, persone e condizioni che non sopportano l'introspezione perché altrimenti svanirebbero.


giovedì 17 marzo 2011



Spesso ciò che ci interessa, ciò in cui vogliamo credere non è la verita... ma le chimere che ci costruiamo attorno e che diventano realtà... gestibile e controllabile.
Allora possiamo continuare a vedere un volto, a sentire una voce, a percepire un profumo e accarezzare una pelle che non c'è più.
Forse è per questo che non si scrive mai la parola Fine, ma ci si sente ancora e sempre in Attesa... anche se vana.



venerdì 4 febbraio 2011




Quando nasci ti tirano a sorte. E' solo una questione di culo la pagina dove vai a finire.
Da quel punto ci sono poi il bianco e il nero, gli spazi vuoti da cui cacciare le incognite, le lettere pronte a qualunque calligrafia, ognuna nella sua casella con la presunzione di essere importante.
Per poi rendersi conto che non è nulla senza le altre.


[Giorgio Faletti da: Appunti di un venditore di donne]


sabato 8 gennaio 2011




Mi lascio andare... mi trascuro per noia... e così mi creo il mio destino.
Non voglio capire che ho già incontrato e perduto l'unica persona che contava nella mia vita e che devo rassegnarmi.
Quindi continuo a camminare con accanto l'invisibile... a guardare vetrine e a comprare cose che non esistono fino a che un giorno scoprirò che è troppo tardi.
Troppo tardi per cosa?