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giovedì 3 marzo 2005

L'attimo è una strada buia, illuminata dalla luce gialla di lampioni nell'aria fredda della notte.
L'attimo è cercare le parole per salutarti.
L'attimo sono le parole banali... le sole parole che riesco a trovare.
L'attimo è trovarmi a dirtele, a distanza di respiro.
L'attimo è la bugia "Non ricordavo come erano belle le serate con te, sai?"
L'attimo è sentirla dire "Però che buffo... quanto tempo è passato, io ricordo... Dove sei stato tutto questo tempo? Tu ricordi vero?... ricordi vero?"
L'attimo è vedere nei suoi occhi un velo di tristezza.
L'attimo è quando nei suoi occhi leggi un "Se vuoi... Vuoi?"
L'attimo è la percezione che sarà il prossimo gesto a stabilire quello dopo...
L'attimo è appoggiarle un bacio su una guancia per non ferirla con un "No..."
L'attimo è "Sentiamoci... Non lasciarmi di nuovo sola... eh?"
L'attimo è guardarla andare verso l'auto, mentre ti guarda.
L'attimo è vederla un po' imbarazzata, e renderti conto che è la prima volta che la vedi imbarazzata... e l'ultima volta che la vedi.
L'attimo resta lì, sospeso, in una strada buia illuminata dalla luce gialla di lampioni. Resta lì nell'aria fredda della notte, mentre ci allontaniamo ciascuno sulla propria auto... ciascuno ripercorrendo la propria strada verso casa.
L'attimo è quello che sai non si ripeterà.

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