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venerdì 29 aprile 2005



Sei una piccola... piccolissima bambola di cristallo nero.
Ti maneggio con cura... aspettando i tuoi riflessi negli occhi...
Ma sei nera... e assorbi tutti i colori che hai attorno.
Non c'è luce che possa illuminarti... né fuoco che possa scaldarti.
Non c'è specchio che possa rifletterti... né pittori disposti a dipingerti.
Non c'è uomo che possa amarti... solo cazzi disposti a violarti.
Che cosa ti aspetta là fuori... circondata da posti di blocco...
Sei una piccola... piccolissima bambola di cristallo nero.
Un'attesa bianca, segreta, silenziosa, strisciante... g
ià provata...
E' come un animale da molto tempo lontano...
M'ha ritrovato... m'ha riconosciuto e mi sfrega le gambe.
Cammina sulla mia carne, lentamente... dispone le sue trappole.
Come note sgranate di un preludio... come passi sul pavimento.
Come colpi di tosse... soffocati nel buio. Altopiano del silenzio.
Sei una piccola... piccolissima bambola di cristallo nero.
Hai smesso di fuggire... sei senza espressione...
Non vorrò niente di più che il sudore delle tue reni...
In un oscurità dai colori mutanti.
Gocce che scendono nelle pieghe della tua pelle...
Il cuoio è una canzone d'amore quando morde la tua pelle...
Il cuoio sibila nell'aria... e è solamente gratitudine.
Restare dritta... a braccia alzate. Lo sai
Sei una piccola... piccolissima bambola di cristallo nero.
Da raschiare via fino dall'ultimo dei miei ricordi...
In un canto leggero di pioggia... e mormorii distensivi...
In una notte cadente destinata all'insonnia.

9 commenti:

  1. Splendida poesia!! (è una poesia vero?)

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  2. Però ti assicuro che è come se lo fosse (una poesia) per chi la legge. Ciao!

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  3. E una donna disse: Parlaci del Dolore.



    E lui disse:



    Il dolore è lo spezzarsi del guscio che racchiude la vostra conoscenza.



    Come il nocciolo del frutto deve spezzarsi affinché il suo cuore possa

    esporsi al sole, così voi dovete conoscere il dolore.

    E se riusciste a custodire in cuore la meraviglia per i prodigi quotidiani

    della vita, il dolore non vi meraviglierebbe meno della gioia;

    Accogliereste le stagioni del vostro cuore come avreste sempre accolto le

    stagioni che passano sui campi.

    E veglieresti sereni durante gli inverni del vostro dolore.



    Gran parte del vostro dolore è scelto da voi stessi.

    E' la pozione amara con la quale il medico che è in voi guarisce il vostro

    male.



    Quindi confidate in lui e bevete il suo rimedio in serenità e in silenzio.

    Poiché la sua mano, benché pesante e rude, è retta dalla tenera mano

    dell'Invisibile,

    E la coppa che vi porge, nonostante bruci le vostre labbra, è stata fatta

    con la creta che il Vasaio ha bagnato di lacrime sacre.

    Kahlil Gibran
    ________________

    Bello il tuo blog.
    Complimenti.

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  4. adoro le tue foto e le tue parole...

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