Immobilità apparente... frenesia reale.
Fiumi di parole scivolano in tumultuose cascate...
Cascata senza fine... che non ritrovano il letto...
Il letto di quel fiume che hanno lasciato prima di precipitare...
Placido, riposante, rassicurante... avvolgente, tranquillizzante.
Materassi di parole su cui stendersi aspettando domani...
Un domani di futuri remoti... e di passati presenti.
Dita fredde e rigide sulla tazza del caffé...
Per tentare di riscaldarle...
Ma il freddo resta fino all'intimo delle ossa.
Il caffé è amaro...
Piccole fiamme gialle danzano nella mente...
Come in un bidone arrugginito dove hai raccolto ricordi...
Ricordi, vecchie pagine scritte e foto stracciate...
Sterpaglie... sottobosco di vita.
Il fuoco sale ma non le brucia...
Le fiamme tremano e diventano per alcuni secondi blu...
Quando le lacrime ci cadono sopra.
Il bidone vacilla, vomitando di lapilli di ricordi.
Lunghi istanti... dolori insopportabili...
E bordate di rabbiose bestemmie che scivolano...
Scivolano come sputi sulle mattonelle bianche della cucina...
Mentre il giorno avanza... da dietro i palazzi.
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mercoledì 1 giugno 2005
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Uhmmm, a giudicare dall'orario del post, deve essere stata una lunga nottata. Come capisco questo tuo
RispondiElimina-sentire-... Meglio guardare avanti, che ne dici? Senti da che pulpito...
Quella foto fa paura...
RispondiEliminaSparito? Dileguato nell'etere?
RispondiEliminauna corse una corsa a perdifiato...
RispondiEliminao a chi lo perde prima senza correre...
RispondiEliminasappiamo Noi.
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