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martedì 23 settembre 2008



Può essere difficile comprendere l'uso del dolore per incentivare il piacere, quando, a occhi "estranei", possono sembrare sensazioni così distanti. Invece si fondono al punto di non avere più nessuna distinzione... occupando spazi dove non avrebbero nessuna ragione di esistere separatamente... in oscure regioni dove desiderio, coercizione e fantasia s'incontrano e creano un'alleanza misteriosa che non avrà mai nessuna spiegazione razionale.

9 commenti:

  1. Non sembra ''Nothing to say''.... sembra che tannto a dire.....
    e anche di piu da quello che non e' detto mai....

    Vale

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  2. beh dai, se ci si pensa bene non è così difficile immaginare che il piacere e il dolore possano fondersi e sublimarsi, anche ad occhi "estranei".

    Le ultime due righe sospendono il fiato per un attimo...

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  3. perchè non incolli sul mio dibattito?

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  4. certe sensazioni
    son riservate
    solo a chi collega
    il cervello

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  5. Piu' ti leggo piu' mi rendo conto che hai ragione...sospesa.

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  6. è verissimo, nonostante a livello razionale può non apparire così. non siamo solo razionalità, per fortuna :)

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  7. credo ci sia veramente un confine sottile fra piacere e dolore, ad un certo punto la distinzione fra le due percezioni diventa difficile; poi é naturalmente qualcosa di individuale...e di sicuro non esiste una spiegazione razionale, per tutto ciò; forse c'é una qualche spiegazione biochimica, chissà:)

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