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sabato 2 gennaio 2010



Alza lo sguardo un attimo. Spiati... come una ladra.
Rubati e incornicia l'espressione di quel momento.
Ascolta le tue parole dette e le tante non dette in lunghi silenzi...
Mentre il tempo passava in una serie infinita di istanti
... che nessuno ti renderà mai più.

2 commenti:

  1. Oso distrarmi pensando che Tu sei l’oscurità nella quale procedo. Il mio disagio si chiama istinto, la mia paura è l’ossessione. L’impercettibile suono dei miei passi, vibrazione su cassa armonica. Mi cammini nella mente. Raccogliendo i cocci dei silenzi. Raccolgo queste labbra sopra il palmo e Te le dono, perché Tu senta, questa volta nei miei silenzi, la fioritura dell’Idea.

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  2. Scattare una foto di se stessi, in un momento, in una situazione, poter tenerla con se per riuscire a percepire ancora e ancora il sapore e l'odore di quelle sensazioni... si chiama Ricordo, credo.
    * Strega

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