
Quando un rapporto fisico è profondo
non è il corpo che riveste l'anima ,
ma è l'anima, divenuta pelle, che riveste il corpo.
(S. Kakar)

La colpa non si lava col tempo... è eterna.
Ora guarda il peccato in faccia... e digli di andarsene
Dove si possa mescolare... non ostentare la propria diversità.
Dove possa fare i conti coi propri bisogni.
In un posto sicuro ... dove possa accontentarsi, ma non saziarsi.
Dove gl'insegnino cos'è il digiuno.

Le parole sono già tutte scritte... devo solo (ri)assemblarle.
I gesti sono già tutti compiuti... devo solo (ri)farli miei.
Sollevarmi dall'esistenza nella ricerca del vizio...
Estremo desiderio.
Moltiplicare tutto per zero...
... essenza e anima dei numeri
... fratello del niente.
Trovare la quiete richiede genialità...
E' come scolpire un volto nel vento.
E quanto è contorta questa logica
Che cerco di usare sottocoperta
... in luoghi di sogno.
Mi specchio. Ho l'aria di uno che viene da lontano
... e non sa se tornarci.
Pure contraddizioni fanno a pugni sotto la mia pelle
... mentre arrotolo il silenzio in una cartina.
La fumerò dopo il caffé.
Vuoi compararlo, il mio piccolo circo cirovago?
Certamente ricchi non si diventa.
Gli spettatori non accorrono in massa.
Uno... di tanto in tanto.
Ma tuttavia sono felice della misera vita che conduco.
Il mio clown, il mio elefante, la mia foca.
E io, quando sto sulla fune, così in alto,
Sento la pioggia battere forte sul telone.
(il circo girovago)

Piove... al posto del sole.
Mi metto una di quelle camic(i)e...
oggi ho freddo io.
Forse m'avevi salvato la vita.
... o un suo surrogato.
Sembrava tanto facile...
ma era frutto di sogni.
Non chiamarmi più di notte
con la sindrome del nodo alla gola.
Io continuo a dormire.
E mi esploro, senza logica e contegno...
senza tramutare i miei difetti in pregi...
con quella sottile insoddisfazione che mi scava dentro.
Ma io non m'accontento mai.
... m'accontento sempre...
Ma io ci sono sempre.
... non ci sono più...
E voglio capire i perché...
E i perché dei perché.
E con l'orologio fermo metto in ginocchio la verità...
Vestita di collare, polsiere e cavigliere...
Mentre la catena del guinzaglio la tormenta fra le gambe.
Mi imprimo astute bugie all'infinito
... a cui finisco per credere.