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giovedì 4 novembre 2004



Sangue... dolcezza... colori sfumati che si mischiano l'uno nell'altro.
C'è un corpo di donna nudo, macchiato di sangue, tenuto stretto, ma non dolcemente, no... tenuto da una mano avvinghiata nella pelle. Le unghie lasceranno segni rossi e piccole macchioline di sangue... striature che volgeranno al viola per poi scomparire, lentamente.
Lei dolcemente abbandonata, con grazia da ballerina, a quella mano che la stringe... senza sentire il dolore delle unghie che la penetrano. Abbandonata al dolore, ma sicura che la presa non l'abbandonerà.
Sospesa in quel vuoto lo sfida... lo deride... deride le paure che prima le provocava.
Ne rimane ancora una, una sola. La paura che la sua pelle possa cedere, possa strapparsi. Sì... la sua pelle, quella... quella è l'unica cosa che può tradirla perché la mano la stringe forte... non l'abbandona mai.
Ebbra di sicurezza e paura, dolcemente abbandonata finalmente, senza pensieri se non quello d'alzare lo sguardo e incontrare quegli occhi che la guardano nell'anima e ricambiare lo sguardo per guardare anche lei nel profondo di quegli occhi fino ad entrare giù... giù... dove gli altri non hanno mai visto.
Dolore che si trasforma in piacere e piacere che diventa dolore.
Sicurezza piena di paura e paura di una sicurezza mai provata prima.
Stato cosciente d'incoscienza. Incoscienza vissuta in una realtà mai così solida.
Offerta del suo corpo nudo per svelarne la vergogna e la purezza, perché l'uno diventi l'altro, perché l'uno si mischi con l'altro, perché l'uno non rinneghi l'altro, perché l'offerta non sia di una parte sola ma della sua completezza di Femmina e di Donna.
Un immagine piena di sfumature che il disegnatore ha aggiunto poco per volta per completarla, senza fretta, piano piano senza forzare la mano - anche nella vita bisogna aggiungere sfumature senza forzarle - , ma dove domina quel viola e quel corpo di donna sospeso nel vuoto.
Lui quasi non si vede o, se si vede, si vede un attimo e poi scompare.
E' lei la più forte dei due... è lei che può cadere... è lei che si mette in gioco affidandosi a quelle unghie che gli si piantano nella carne.
E' lei che rischia di scomparire inghiottita da quel vuoto e con la carne a brandelli.
Rischia..., ma non succederà. Lei lo sa che non succederà... e è per quello che ha cercato e scelto quella mano... Quella e non un'altra.

 

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