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sabato 11 settembre 2004



E poi mostrati così... come sei io fossi quello specchio...
Poi offrimi i tuoi pochi grammi di carne fra le gambe.
Profumami di sporco.
Inondami di sporco.
"Basta un buco ben usato..."
Mostrameli... mostramene due.
Inchiodaci sopra i miei occhi e le mie voglie.
E se allungherò una mano allora mordila, e che i tuoi denti mi strappino la carne.
E se alzerò la testa allora scalciala, per farmi male.
E se protenderò la lingua, allora strappala e dalla ai cani.
E tienmi lì così... facendomi sognare.
E tienmi lì così... facendomi disperare.
E tienmi lì così... facendomi urlare.
E tienmi lì così... facendomi desiderare.
E tienmi lì così... facendoti odiare.
E tienmi lì così... contando fantasmi che non ti spaventano più.
Uno, due, tre... dodici...
Come una filastrocca dai... Uno, due, tre... dodici... dai... continua.
Falli cadere come gocce in un bicchiere. Ogni goccia produrrà un'anello nell'acqua, che s'allargherà e si spezzerà contro le sue pareti.
Quando anche il dodicesimo anello si sarà spezzato, spacca a terra quel bicchiere. Scendi da lì, baciami sulla bocca e fammi ballare con te sui vetri taglienti.
E non ti chiedo più allora se VUOI ESSERCI...

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